Vincitore (immeritato) del Leone d'Oro a Venezia, questo film ha senza dubbio il pregio di denunciare un'istituzione religiosa che per anni ha trattenuto contro la propria volontà e "violentato" migliaia di donne innocenti, e la prevedibile sequela di critiche da parte del mondo cattolico non fa che dimostrare una certa "coda di paglia" da parte della Chiesa Cattolica. Seguendo questo film, si ha la sensazione che Mullan non abbia tanto voluto mettere alla berlina la Chiesa, quanto certi atteggiamenti deviati che qualsiasi istituto detentivo causa in coloro che dovrebbero redimere i propri "ospiti": le suore di MAGDALENE sono esseri umani preda dei piccoli deliri di onnipotenza tipici di qualunque persona, e la collocazione religiosa rafforza solo lo stridore fra questi ultimi e il loro ruolo di guide spirituali. L'ambientazione nell'Irlanda degli anni '60, bacchettona e maschilista, non fa che rafforzare questa interpretazione della pellicola, denunciante più l'atteggiamento di un'epoca che di una precisa categoria di persone.
Detto questo, si è portato alla luce il maggior pregio ed anche il maggior difetto del film: se l'intento è sicuramente lodevole (ed efficace nella sua messinscena), diviene anche il suo maggior freno come in buona parte dei film "a tema", in cui la necessità di dimostrare una tesi porta all'inevitabile semplificazione di situazioni e personaggi, divisi in modo netto fra "buoni" e "cattivi". Gli stereotipi si sprecano, sia da una parte che dall'altra, e il film rischia di ridursi ad una banale sequela di situazioni sempre più "disturbanti" come se l'autore volesse convincere il suo pubblico mettendo in fila una serie di prove che, racchiuse nella durata di un film, rischiano di privarle del loro tragico realismo (e scivola nell'eccesso con la scena della suora che piange di fronte ad un film). Dicevo rischia perchè il regista-Mullan si rivela ben più dotato dello sceneggiatore-Mullan, con una direzione di attori impeccabile ed efficace che salva una pellicola altrimenti troppo simile a tante altre del passato (cercando nel genere carcerario se ne trovano a bizzeffe, da FUGA DI MEZZANOTTE a LE ALI DELLA LIBERTA').
Se la noia non vi attanagliera' dopo poche scene, sappiatemi dire cosa ne pensate!
Magdalene
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OFFLINE - Iscritto il: 06 feb 2003
Beh..
anticipo che mi hanno forzato (ste donne:>) a vederlo..
tutto sommato il mio giudizio rimane positivo.
"Situazioni disturbanti" Ottima definizione d quello che anche a me è sembrata una esagerazione..
Secondo me il rischio della perdita d realismo è diventato in alcuni casi una perdita vera e propria..
D'accordo sulla direzione e complimenti agli attori..
anticipo che mi hanno forzato (ste donne:>) a vederlo..
tutto sommato il mio giudizio rimane positivo.
"Situazioni disturbanti" Ottima definizione d quello che anche a me è sembrata una esagerazione..
Secondo me il rischio della perdita d realismo è diventato in alcuni casi una perdita vera e propria..
D'accordo sulla direzione e complimenti agli attori..