MERAVIGLIOSO, forse uno dei miei film preferiti!
Più che un film dell’orrore e del terrore, è un thriller fantastico di parapsicologia che precisa, dopo '2001: odissea nello spazio' e 'Arancia meccanica', la filosofia di Stanley Kubrick. L’aneddotica di Stephen King diventa fiaba e rilettura di un mito, di molti miti, da quello di Saturno a quello di Teseo e del Minotauro, per non parlare del tema dell’Edipo. Il prodigioso brio tecnico e espressivo è al servizio di un discorso sul mondo, sulla società e sulla storia.
Totalmente pessimista, Kubrick nega e fugge la storia, ma affronta l’utopia riaffermando che le radici del male sono nell’uomo, animale sociale, ma non negando, anzi esaltando, la possibilità di una riconciliazione futura, attraverso il bambino e il suo shining (luccicanza) e quella di una nuova e diversa concordia.
Abbreviato di 4 minuti dallo stesso Kubrick. La durata di 120 minuti è quella di un’edizione italiana non approvata dal produttore.
Un uomo, una donna ed un bambino in un hotel: l'Overlook. C'è solo questo in "The Shining" di tutto ciò che viene narrato nel romanzo omonimo di Stephen King. Kubrick si libera di quasi tutti gli aspetti simbolici, liberazione necessaria per mettere in piedi un affascinante quanto crudo film che sconfina negli oscuri meandri della psicoanalisi.
Il tema narrato nella pellicola potrebbe essere riscontrato nell'ossessione, esaminata da un punto di vista lavorativo e dal punto di vista di Jack Torrance e su questo Stanley mette subito le cose in chiaro: si parte da una base "vera" (uno scrittore, una famigliuola solo in apparenza tranquilla, un albergo come tanti) dalla quale scaturiranno tutte le misteriose forze presenti nel film.
Straordinario è l'impatto della tecnica narrativa di Kubrick con l' incubo esposto nella pellicola: se insuperabili sono gli usi della steady cam, tremende sono le sue consuete inquadrature simmetriche, esaltate dalla presenza di importanti stratagemmi come specchi e temi labirintici. Tutto sottolinea l'attenzione posta dal regista all'ottima riuscita del film.
Non riuscendo a lavorare al suo libro Jack Torrance non può fare altro che lavorare alla sua perdizione, lasciandosi completamente andare, annichilendosi spontaneamente come per assorbire totalmente il lutto per l'interruzione del suo romanzo. Egli non distinguerà più la realtà dall'immaginario: egli ormai recita la parte del morto e così inevitabilmente dovrà essere.
Se il padre è ormai sospeso tra la realtà e l'immaginario, il figlio possiede lo shining, ovvero l'occhio per vedere l'immaginario pur rimanendo saldamente ancorato alla realtà. E con lo shining si manifestano i fantasmi: ma sono i fantasmi della memoria, gli spettri dell'Overlook che richiamano i vivi in uno dei più classici temi di morte. Così come Grady e moglie, e poi ancora il barman invitano nell'immaginario Jack, le piccole bambine, "osservano Danny facendogli osservare". E Danny vede: vede tutto, compresa l'accetta, oggetto da molti associato al tema del labirinto, oggetto che rappresenterà per buona parte del film una vera e propria estensione del corpo di Jack e che lo accomuna al suo predecessore Delbert Grady.
In questo continuo accavallarsi tra presente, passato e futuro, le tracce per una possibile spiegazione vengono confuse come da prassi nei film di Kubrick: tutto in qualche modo risulta essere oscuro anche in questo film, da molti considerato ennesimo tentacolo di quel capolavoro che è 2001: se questo esaminava la conoscenza pura ed essenziale, "The Shining" illumina a posteriori alcuni aspetti dell'odissea nello spazio, arricchendo la conoscenza con la violenza e condendola con la metamorfosi per chiudere una volta per tutte quei cerchi aperti con 2001 e proseguiti da "A Clockwork Orange".
Jack Torrence e' un insegnante con l'ambizione di diventare scrittore, percio' quando gli propongono il posto di guardiano in un grande albergo di montagna, per il periodo di chiusura invernale, accetta, ben felice dell'occasione.
Si trasferisce cosi', insieme alla moglie Wendy ed al figlioletto Danny, all'Overlook Hotel. Ma ,imprigionati dalle condizioni avverse del tempo, la famiglia ben presto si accorge che nell'albergo vi sono forze misteriose e nefaste.
Il film, pero', se visto dopo la lettura del libro, puo' risultare deludente dal punto di vista della trama, non sempre fedele al romanzo, e soprattutto nella scelta del protagonista, un Jack Nicholson in gran forma, che tuttavia non riesce a rendere la graduale trasformazione di Torrance, incutendo diffidenza fin dal principio. Lo stesso King si e' detto piu' volte scontento di questa riduzione cinematografica, preferendo la piu' recente versione televisiva, meno geniale ma sicuramente piu' fedele.
Errori tecnici::PP
- All'inizio del film, Jack Torrence e la sua famiglia viaggiano alla volta dell'Overlook Hotel. Ma non viaggiano da soli: infatti, durante la ripresa aerea dell'auto, è possibile vedere benissimo, in basso a destra, l'ombra dell'elicottero impiegato per le riprese.
- Quando la famiglia è chiusa in casa dalla tempesta di neve, la loro ricezione del segnale televisivo è perfetta.
- Durante la scena dell'inseguimento nel labirinto mentre nevica, benchè respirino affannosamente, non si vede una 'nuvola' d'alito.
- Quando inquadrano dall'alto l'hotel il labirinto non si vede.
- Il piccolo Danny Lloyd durante un discorso con Scatman Crothers, per tutto il tempo, tra uno stacco e l'altro, ci mostra le mani intrecciate davanti e dietro la coppa di gelato.
- Jack Torrence rovescia, in un attimo d'ira, delle scodelle: una di esse va a sbattere contro la telecamera e torna indietro.
- Quando Jack incontra per la seconda volta LLoyd (il barman), il ghiaccio nel bicchiere cambia posizione al variare dell'inquadratura.
- Jack Torrance, armato di un'ascia, comincia ad abbattere la porta del bagno in cui si è rinchiusa la moglie Wendy. Nell'inquadratura all'interno del bagno Jack distrugge solo una parte della porta. Nel controcampo la porta è distrutta in due punti.
- Nella scena in cui Shelley Duvall e Danny Lloyd fanno colazione, dopo che la Duvall abbia chiesto al piccolo Lloyd: "C'è qualche motivo perché tu non vuoi?" (Riferendosi al fatto che il bambino non volesse andare all'Overlook Hotel), si nota che il sandwich di Danny Lloyd è molto più consumato di quanto ci si aspetterebbe dal confronto con l'inquadratura immediatamente precedente. (Anche perché è difficile pensare che in così pochi secondi un bambino faccia dei bocconi così grandi).
- Nel primo piano della macchina da scrivere, appare sulla sinistra un pacchetto di sigarette e sulla destra un portacenere con un mozzicone appoggiato, ma il personaggio di Jack non fuma (almeno non lo si vede mai nel film), a fumare e' la moglie Wendy. Tuttavia la posizione degli oggetti attorno alla macchina da scrivere fa pensare che sia chi scrive a fumare.
- Nello stesso primo piano, trascurando il fatto appena citato, si nota che, durante la preparazione della scena e' stato trascurato un dettaglio importante; quando uno fuma ha sempre con se', assieme alle sigarette, anche l'accendino o i fiammiferi. Dove sono? Forse all'interno del pacchetto come tanti usano fare?
- Nella scena della dispensa, quando Wendy trascina al suo interno Jack in stato di semi incoscienza, le inquadrature alternano punti di vista dentro e fuori la dispensa, se si osserva bene si nota che non sono sincronizzate tra loro, Jack si trova prima con le spalle dentro e poi fuori della dispensa. Ovviamente le due scene non sono state girate contemporaneamente, tuttavia il montaggio poteva essere fatto meglio.
- Nella versione italiana del film, quando Danny scrive con il rossetto la parola "REDRUM" nella porta e sveglia la madre, Wendy osserva nello specchio la parola "MURDER", il sottotitolo dice "MORTE", ma la traduzione e' sbagliata. Infatti "murder" si traduce in "assassinio" o "assassino", la parola "morte" in inglese si dice "death".
Shining
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- Iscritto il: 08 gen 2003
Un film fantastico...unico, visto e rivisto alcune decine di volte....
L'unico esempio di film che supera nettamente il libro originale...
Me lo rivedrò per studiarmi gli errori, Litt
L'unico esempio di film che supera nettamente il libro originale...
Me lo rivedrò per studiarmi gli errori, Litt