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Storiella di ingengeri

Un gruppo di ingegneri e uno di matematici devono recarsi a bologna per un convegno mondiale.Alla stazione del treno i matematici,precisi e rigorosi,comprano un biglietto a testa,gli ingegneri invece 1 solo biglietto.Nel treno i matematici confabulano e sghignazzano alle spalle degli ingegneri e attendendo l'arrivo del controllore per vederli multati.A metà viaggio passa il controllore e,mentre oblitera i biglietti dei matematici,gli ingegneri vanno a chiudersi in bagno.Il controllore arriva a fine vagone e bussa alla porta del bagno,una voce risponde:"Occupato!" e il controllore fa:"Biglietti prego",allora l'ingegnere fa passare il biglietto sotto la porta,il controllore lo oblitera e va via.I matematici,viola dall'invidia,rimangono senza parole.
Al ritorno dalla conferenza i matematici,allegri e pimpanti,decidono di imitare il metodo degli ingegneri e comprano 1 solo biglietto mentre stavolta gli ingegneri non ne comprano nemmeno uno.I matematici attendono come al solito il passaggio del controllore certi del loro metodo e sghignazzando alle spalle degli ingegneri che sono senza biglietto.All'arrivo del controllore i matematici corrono a chiudersi in bagno mente gli ingegneri,tranne uno,vanno nel bagno della carrozza successiva.L'ingegnere che era rimasto si avvicina al bagno della carrozza dei matematici e bussando fa :"Biglietti prego!"...

Morale della favola: Gli esseri umani sono stati creati per vivere,gli ingegneri per funzionare:) (i gestionali sono esclusi:-p)

bella!!!!
sentite questa forse però andrebbe bene nella seizone >< >< >< io la posto qui:

Un ingegnere sta camminando leggendosi l'ennesima specifica tecnica, quando incontra una rana che parla.
La rana gli dice: "Ciao!, io sono una bellissima principessa; un maleficio mi ha trasformata in una rana, se mi dai un bacio tornerò ad essere una donna e ti sarò MOLTO riconoscente."
L'ingegnere si ferma, la guarda, la prende e se la mette in tasca.


Al che la rana dice: "Ehi, non mi hai capito! Se mi dai un bacio, mi trasformerò in una donna bellissima; poi sono anche principessa, potrei essere davvero molto riconoscente e cambiare la tua vita." L'ingegnere sorride e se la mette di nuovo in tasca.
La rana strilla: "Ma sei sordo? O sei timido? Devo essere più esplicita? Bene, sono una principessa, sono mora, ho la 5ª misura, faccio dei pomp*** che ti ingoio anche le @@ delle ginocchia, lo prendo dovunque, ho praticato di tutto e persino di più nelle segrete del mio castello; se mi baci e mi fai tornare una donna ti darò delle
notti che nemmeno t'immagini!"


L'ingegnere la guarda, sorride, e se la rimette in tasca.
Al che la rana inizia a spazientirsi. "Ma sei sordo o solo scemo? Ti ho detto che sono mora, 5ª misura, fisico da urlo, faccio qualunque cosa tu mi chieda, sono 'specializzata' in pompe da svuotare la diga di Assuan, inoltre te la darò per tutto il tempo che vorrai se solo mi dai un bacio... Capisco pure come una rana sia repellente, ma mi sembri un attimino imbranato: si può sapere cosa vuoi? Se mi hai messa in tasca qualcosa
che ti piace di me ci sarà, no? Dimmelo, dai!".


L'ingegnere la guarda, e poi dice: "Senti, io sono laureato in ingegneria. Per me il sesso te lo puoi anche tenere!Ti puoi tenere pure i soldi! Non mi interessano né i titoli nobiliari, né il tuo castello, ma avere una rana che parla è una gran figata!"

fortissime !!!!!!!!!!!!!!!!!!!

eccovi un altro saggio di orgnoglio ingegneristico:
3 uomini in bagno:
Il primo finisce, tira su la zip e inizia a lavarsi le mani in modo
quasi maniacale, fino al gomito e usa 20 salviettine di carta per
asciugarsi.
Poi si gira verso gli altri due e fa: "Io studio alla Bocconi e
inzitutto ci hanno insegnato l'igiene!"
Poi finisce il secondo, tira su la zip, si sciacqua la punta delle
dita e si asciuga con una sola salviettina e fa: "Io studio
all'Università Cattolica
e innanzitutto ci hanno insegnato il rispetto delle risorse
ambientali".
Il terzo finisce, si tira su la zip e esce dalla porta dicendo: "Io
studio al Politecnico e innanzitutto ci hanno insegnato a non
pisciarci sulle mani"...