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Copyright, arriva la prima retata online

Condividete consigli su come sfruttare al meglio Internet, su come proteggere i vostri bambini dai pericoli della rete, sulle migliori guide e sui tips & tricks del www. Ponete domande e date dritte sui motori di ricerca, sui provider, sui migliori spazi della rete e su tutto ciò che è il web.
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tmaxv6
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Messaggio tmaxv6 »

Chi volesse su punto informatico trova altre informazioni appena uscite.
A voi le conclusioni.
perla
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Messaggio perla »

Eccole:
04/06/03 - News - Roma - Smentita ufficialmente una notizia che ha allarmato tutti: quella secondo cui un'indagine condotta online dalla Guardia di Finanza avrebbe avuto nel mirino i sistemi peer-to-peer e gli utenti italiani che ne fanno uso. Una notizia ripresa con allarme da numerose testate, compreso PI.
Ieri Punto Informatico, dopo il ponte del 2 giugno, ha avuto l'occasione di approfondire la questione con la Guardia di Finanza. E il Capitano Mario Piccinni, del Nucleo operativo provinciale di Milano delle Fiamme Gialle, ha spiegato a PI che l'operazione di questi giorni, emersa su Repubblica.it, non ha assolutamente nulla a che spartire con il peer-to-peer o con le attività degli utenti che sfruttano questi sistemi di condivisione dei file.

Piccinni ha spiegato che l'intera operazione, della quale nelle prossime ore verranno resi pubblici tutti i dettagli, ha riguardato l'individuazione di un network di produzione e vendita di materiali illegali, in particolare software professionale.

Riprodotti illegalmente, questi software venivano venduti attraverso siti internet a prezzi naturalmente più bassi di quelli di listino, producendo un volume d'affari per i pirati, autori di questo schema, valutato in 100 milioni di euro all'anno. Sono 176 i soggetti al momento sottoposti ad indagine, alcuni dei quali si ritiene introitassero fino a 25mila euro al mese per le proprie attività illegali. Se esiste una relazione con il P2P, dunque, riguarda una delle fonti di approvvigionamento del software pirata da parte dei trafficanti individuati dai Baschi verdi milanesi.

Se da un lato è dunque difficile comprendere la genesi di una notizia che parlava di una operazione contro il P2P senza precedenti in Italia, dall'altro siamo invece di fronte ad una sonora smentita di quelle clamorose rivelazioni, annunci che hanno messo in allarme molti utenti internet e persino parlamentari, per le implicazioni che un'operazione del genere avrebbe avuto se fosse effettivamente avvenuta.
maxy
Iscritto il: 08 gen 2003

Messaggio maxy »

Ora mi domando: se io mai avessi fatto una cosa anche lontanamente paragonabile alla patacca rifilata da quel giornalaio,nel mio lavoro ovviamente, che fine avrei fatto?
Sicuramente appeso a testa in giù ad un lampione con le cornacchie che fanno scempio del mio corpicino...
Pensate voi che a questo stracciaculo verrà riservata una sorte simile?
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littlesantashelper
Iscritto il: 29 gen 2003

Messaggio littlesantashelper »

ovviamente non gli accadra' nulla, purtroppo
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duegrdg
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Messaggio duegrdg »

diventerà direttore di Repubblica
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ildago
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Messaggio ildago »

Giornalai.sempre di +, sempre alla ricerca del colpo ad effetto! :( :( :(
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Valeren
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Iscritto il: 27 gen 2003

Messaggio Valeren »

Valeren, ripetendolo fino noia, ha scritto:Ricapitolo, spero che leggiate e mettiate a memoria:
1) adozione della normativa europea: raddoppiano i CD; morte alla pirateria. Non è successo nulla.
2) retata in Germania: molti servers portano lo share a 0 (tuttora) tremando. Non è successo nulla.
3) retata di idioti (come li avevo definiti io), panico e allarme. Non è successo nulla.

SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!
Vi prego, non hanno fatto NULLA!!!
Arrivata l'EUCD, ci si aspettava di tutto ma non hanno arrestato nessuno - io i venditori di CD li ho visti la settimana dopo, a Milano ci sono tali e quali a prima!!!

PIANTATELA DI SALTARE AD OGNI NOTIZIA! C***O!!!
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littlesantashelper
Iscritto il: 29 gen 2003

Messaggio littlesantashelper »

Io sono stato al mare 3 giorni ed ero assediato da marocchini che cercavano di vendere i loro cazzutissimi cd.. iniziassero a dare una bella pulizia partendo dalle spiaggie..
maxy
Iscritto il: 08 gen 2003

Messaggio maxy »

Valeren ha scritto:
PIANTATELA DI SALTARE AD OGNI NOTIZIA! C***O!!!
Io salto sulla sedia per due motivi:
1) per l'incaXXatura che mi fanno prendere sti pennivendoli pataccari ( ed è da una vita così....)
2) dalle risa, passata l'inc...., pensando a quanti idioti stracciaroli vanno in giro liberi di dire fesserie, e quanti altri (molti di più) che si bevono tutto come fosse un vangelo apocrifo....ahahahahahahahahaha
perla
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Messaggio perla »

Ok ragazzi niente allarmismi ma non ne parlate troppo che porta sfiga!
Non vorremo fare mica la fine dell'inter sicuri di una cosa per poi prendercela nel (_|_)!
maxy
Iscritto il: 08 gen 2003

Messaggio maxy »

DAIKAMURA ha scritto:Ok ragazzi niente allarmismi ma non ne parlate troppo che porta sfiga!
Non vorremo fare mica la fine dell'inter sicuri di una cosa per poi prendercela nel cu_o!
Daika, bisogna semplicemente essere realisti...... :lol:
perla
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Messaggio perla »

Sarà ma io continuo a toccarmi le @@ ad ogni post sbeffeggiatorio ( miei compresi ) che leggo...
maxy
Iscritto il: 08 gen 2003

Messaggio maxy »

DAIKAMURA ha scritto:Sarà ma io continuo a toccarmi le @@ ad ogni post sbeffeggiatorio ( miei compresi ) che leggo...
Vabbè, ma quello è ovvio!!!!! :lol:
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ildago
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Messaggio ildago »

Dateci una occhiata! :P :D

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littlesantashelper
Iscritto il: 29 gen 2003

Messaggio littlesantashelper »

ildago ha scritto:Dateci una occhiata! :P :D

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posta questo messaggio anche su programmi novita'.. cosi' magari lo proviamo un po' tutti e vediamo come funzia :D
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ildago
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Messaggio ildago »

oki! :P :D
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tmaxv6
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Messaggio tmaxv6 »

Proviamo a vedere :roll:
perla
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Messaggio perla »

Su "la Stampa" di oggi c'è un inserto che si chiama "viveremilano" al suo interno è spiegata in dettaglio tutta la storia della retata smentendo cio che dice di repubblica e ,pensate un po' parla anche dei server fastweb di winmx.
Il tutto occupa tutta un'intera pagina ed è la seconda!
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Killout
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Messaggio Killout »

P2P, "retata" dei miei stivali
di Paolo Attivissimo


Tanto fumo, poco arrosto e molta irresponsabilità intorno alle
clamorose notizie di inquisizioni di massa per chi scambia file sui
circuiti peer-to-peer


Tutto comincia con un articolo di Repubblica.it che titola "Copyright,
arriva la prima retata online" e parla di "un esercito di tremila
utenti del Web" indagato "per violazione del diritto d'autore e
ricettazione" per aver partecipato a circuiti di scambiopeer-to-peer.
In poche ore, la Rete italiana è intasata di messaggi di panico degli
utenti, perché l'articolo è talmente confuso e tecnicamente
sconclusionato da dare a molti l'impressione che siano in atto
perquisizioni casa per casa e che chiunque abbia mai usato un Napster
o WinMx qualsiasi debba prepararsi a sentire il tintinnio delle
manette.
Siccome giornalisti e informatica sono biologicamente incompatibili
come calciatori e congiuntivo, le parole in libertà di Repubblica
vengono riprese a pappagallo da molte altre testate, anche televisive,
aumentando l'atmosfera da inquisizione. Nessuno che si soffermi a
riflettere sul senso (o meglio, la mancanza di senso) di frasi come
"IP dinamici, indirizzi il cui destinatario reale cambia domicilio
elettronico ogni cinque minuti" o "account solo apparentemente
italiani, dietro i quali si celano inafferrabili siti moldavi, lituani
e di altri paesi dell'Europa orientale."
Nessuno che si chieda che diavolo c'entrino questi fantomatici
"account apparentemente italiani" e questi siti "inafferrabili" con il
peer-to-peer, che per definizione è decentrato e quindi non si
appoggia a siti specifici. Nessuno che abbia un attimo di esitazione
nei confronti di chi scrive che Kazaa, Gnutella, Winmx, Morpheus sono
"siti". Sono programmi, per l'amor del cielo. Zero sul registro e
dietro la lavagna.
Nessuno che si ponga qualche dubbio su quei "messaggi di posta
elettronica - spesso criptati - che fornitori e clienti si
scambiavano" e che sono stati "intercettati in modo massiccio".
Scusate, ma da quando in qua gli utenti peer-to-peer si mandano
e-mail, oltretutto cifrate? E perché si parla di "fornitori e
clienti", quando un circuito P2P è, sempre per definizione,
"paritetico", ossia di reciproco scambio, senza distinzione fra chi
offre e chi riceve? Come mai si parla di "siti che sono stati messi
sotto sequestro", quando in un circuito peer-to-peer non esistono siti
centrali da sequestrare? Fa niente, "retata" è una bella parola da
mettere in un titolo, fa tanto gangster e proibizionismo, per cui si
soprassiede a dettagli secondari come la verifica di fatti.
Nessuno se lo chiede, s'intende, tra i giornalisti delle testate
blasonate. Per fortuna in Rete non ci sono soltanto loro. Ci sono
newsgroup ben frequentati da gente che sa quello che scrive e
soprattutto fa quello che avrebbero dovuto fare i pennivendoli
stipendiati: andare su Google, trovare il numero di telefono della
Compagnia Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Milano citata da
Repubblica.it e chiedere chiarimenti. Che è quello che ho fatto
anch'io, parlando con il capitano Mario Piccinni, comandante della
Compagnia in questione.
Ne sarebbe emerso un quadro ben diverso: Piccinni mi ha chiarito che
lungi dall'inseguire l'impossibile ambizione di snidare e denunciare i
milioni di utenti italiani dei circuiti peer-to-peer, si tratta di
un'operazione mirata a stroncare un caso in cui un gruppo specifico di
utenti, facenti capo a uno o più siti italiani, produceva e vendeva CD
contenenti ogni sorta di materiale piratato: musica, film e software,
per un valore stimato in cento milioni di euro l'anno. La Finanza, sia
ben chiaro, non sta andando a caccia del ragazzino che si scarica
l'ultimo indecifrabile rap di Eminem (un delitto con castigo
incorporato, a mio parere, ma i gusti son gusti).
L'unico legame con i circuiti di scambio è che i membri del gruppo
(persone comuni, non criminali full-time, donde la definizione di
"casalinghi") attingevano a questi circuiti per procurarsi il
materiale da smerciare. Tutto qui. Rilette in quest'ottica, molte
delle frasi sconnesse dell'articolo hanno improvvisamente senso, e
come ribadito esplicitamente dal capitano Piccinni, la "retata" non
c'entra niente né con il file sharing, né con i newsgroup, né tanto
meno col peer-to-peer.
Visto il panico suscitato in Rete dall'articolo di Repubblica, la
Guardia di Finanza emetterà a breve un comunicato stampa per chiarire
ulteriormente il concetto. Piccinni me ne ha anticipato
telefonicamente alcuni dettagli, fra i quali spicca il fatto che
l'indagine va avanti da settembre 2002, per cui è evidente che non è
nata sulla base della nuova legge sul diritto d'autore, come invece
affermato da Repubblica.it. I politici che si sono avventati sulla
notizia per criticare la nuova legge hanno dunque parlato senza
conoscere i fatti.
Sonni tranquilli. Ma non troppo
I milioni di utenti dei circuiti come Kazaa e WinMx possono dunque
stare tranquilli: non è in atto alcuna persecuzione contro di loro.
Non è il caso di precipitarsi nella camera dei figli e cancellare dal
loro computer ogni file dall'aria vagamente musicale: una retata fra
gli utenti è materialmente impraticabile, oltre che futile. Lo ammette
persino la Guardia di Finanza in un altro articolo un po' meno
delirante di Repubblica.it: "..in teoria, possono rispondere
penalmente tutti gli utenti che si scambiano una canzone scaricata da
Internet" ma "in pratica, quelli che si scambiano musica online sono
troppi. Alla fine sarà impossibile perseguirli".
Naturalmente questo non toglie che scambiare file tutelati dal diritto
d'autore senza il consenso dell'autore è illegale (forse non immorale,
ma certamente illegale). Ma dichiarare semplicisticamente "Scaricare
musica e film è un reato", come ha titolato Repubblica, è
disinformazione irresponsabile. Qualcuno, fra l'altro, ricorderà che
nel 2000 la BSA si prese una condanna per pubblicità ingannevole per
uno slogan molto simile ("copiare software è reato") e altrettanto
scorretto.
Amici giornalisti non informatici, cerchiamo di capirci una volta per
tutte. Scaricare musica e film è un reato se, e soltanto se, l'autore
(o chi ne detiene i diritti) non ha dato il proprio consenso. Ma ci
sono autori che lo danno, e in tal caso non è reato. Per esempio:
scaricare una canzone di Eros Ramazzotti senza il suo consenso è un
reato. Scaricare il trailer di Matrix Reloaded no, perché gli autori
hanno indicato esplicitamente che la sua distribuzione è libera. Per
lo stesso motivo, scaricare Microsoft Windows da un circuito
peer-to-peer è un reato; scaricare Linux no. E' abbastanza chiaro, o
serve un disegno esplicativo?
Per favore, la prossima volta pensate un attimo a quello che scrivete,
prima di far venire inutilmente il coccolone a mezza Italia.
da [ Link visibile solo agli utenti registrati ]
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Valeren
Vecchio Saggio
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Vecchio Saggio
Iscritto il: 27 gen 2003

Messaggio Valeren »

Sante parole.
Comunque ridevo prima e riderò alla prossima notizia bomba, quando di nuovo pioveranno i "Oddio e ora?" e i server rimetteranno 0 share.
co@@ioni i primi, co@@ioni i secondi, non cambia molto...
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