Il milionario George Wade (Hugh Grant), tanto affascinante quanto superficiale, viziatissimo e playboy, è proprietario di una delle più famose società immobiliari di New York, la Wade Corporation. In realtà ne rappresenta solo l’immagine pubblica, perché il vero cervello, peraltro un cinico e noiosissimo uomo, è il fratello. Lucy Kelson (Sandra Bullock) è un brillante avvocato ambientalista, laureata ad Harvard, con genitori progressisti che le hanno trasmesso il rispetto per l’ambiente e una grande sensibilità sociale. Quando Lucy apprende che la Wade Corporation ha in progetto la demolizione di un Community Center a Coney Island, per rimpiazzarlo con palazzi moderni, chiede e ottiene un colloquio con George, durante il quale espone focosamente, con maestria e convinzione, il suo punto di vista. Colpito dall’abilità della donna, George le offre uno scambio: si impegna a non demolire il Centro, a patto che lei lavori per la Wade, come consulente legale. Lei accetta.
Con il passare del tempo Lucy diventa la factotum di George occupandosi di tutto ciò che lo riguarda, dai dettagli del suo divorzio alla scelta delle cravatte, del vestiario, del mobilio, una sorta di baby sitter più che una consulente. George, infatti, non fa un passo senza di lei, la tormenta 24 ore su 24, anche con telefonate notturne per chiederle aiuto o consigli. Quando se ne rende conto, ormai completamente stressata, insonne cronica e tormentata dall’ulcera, Lucy decide di licenziarsi e dà a George il ‘two weeks notice’, le due settimane di preavviso. Dapprima restio a lasciarla andare, accetta a patto che lei gli trovi una sostituta, che sarà June ambiziosa e priva di scrupoli, nonché interessata a George, che inizia a contraccambiare. Lucy, che si troverà di colpo sola, comprenderà che ciò che la legava a George non era solo il lavoro. Dal canto suo, George deve fare i conti con la mancanza di quella che era diventata un po’ la sua coscienza. A questo punto... happy end? O è troppo tardi? Direi che dovete scoprirlo da soli...
In sintesi: incomprensione dei propri sentimenti, il tema degli opposti che si attraggono - i protagonisti sono in disaccordo su tutto - il bisogno fondamentale di avere accanto qualcuno che ci dica la verità, anche a costo di ferirci. Tutte problematiche sempre attuali nei rapporti sentimentali.
Un film gradevole, che spesso fa ridere, adatto a una serata rilassante.
Two Weeks Notice
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- Vecchio Saggio
OFFLINE - Iscritto il: 27 gen 2003
Non c'era un film simile con Danny De Vito?