Gent.mi,
Ho il S.O. XP professionale e gradirei risolvere il seguente problema con il Vs. graditissimo aiuto.
Ho due Hard Disk di cui uno è partizionato.
Ho spento regolarmente il pc senza problemi e dopo circa 5 ore, lo riaccendo e con sorpresa il pc si blocca all'inizio con la schermata che
indica la scelta per la modalità provvisoria ed evidenzia:
> Avvio Windows manualmente con il contatore a
ritroso che riparte normalmente fermandosi alla dicitura sopra indicata.
Ho provato ad andare in modalità provvisoria nulla da fare riparte fermadosi alla solita schermata.
Avendo fatto in precedenza il disco immagine con "True Image", Accetta l'immagine fatta e al termine riparte fermandosi alla solita schermata
non va oltre.
A questo punto gradirei la Vostra esperienza affinchè riesco a risolvere il problema.
Fiducioso, cordialmente saluto.
Domenico.
Windows XP che si blocca.
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- Iscritto il: 10 gen 2006
Probabilmente in fase di boot si è danneggiato qualche file, che al S.O. risulta illeggibile.
O individui di quali file si tratta e li reinstalli, o effettui un ripristino del S.O.
O individui di quali file si tratta e li reinstalli, o effettui un ripristino del S.O.
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- User
OFFLINE - Iscritto il: 16 nov 2006
Gent.mo subpanda,
Ringrazio della gentile collaborazione, gentilmente potresti, aiutare nel spiegare il procedimento passo passo. Purtroppo sono autodidatta.
Ho formattato ed è durato appena 3 settimane, gradirei risolvere il problema anzicchè riformattare.
Fiducioso, saluto.
Domenico.
Ringrazio della gentile collaborazione, gentilmente potresti, aiutare nel spiegare il procedimento passo passo. Purtroppo sono autodidatta.
Ho formattato ed è durato appena 3 settimane, gradirei risolvere il problema anzicchè riformattare.
Fiducioso, saluto.
Domenico.
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- Iscritto il: 10 gen 2006
Se dici che hai formattato ed è duratu appena 3 settimane, ho allora sei perseguitato da qualche virus, che scarichi in qualche posto che frequenti (anche involontariamente), oppure, lo hd è danneggiato e si comporta in questo modo, perchè una delle testine è poggiata sul disco e non permette una lettura corretta.
Prova ad estrarre lo hd, portalo vicino all orecchio ed agita leggermente (se senti qualche leggero rumore .... potrebbe essere una testina), poi posizionalo su un fianco e da dargli un leggero colpetto con la mano. Rimonta il tutto prova a farlo partire, se parte correttamente copia i dati che ti interessano su un altro supporto.
Poi prova per qualche giorno a lavorarci, se il problema si ripresenta è ora di comprare un nuovo hd, e i dati, se non altro li hai già salvati.
Prova ad estrarre lo hd, portalo vicino all orecchio ed agita leggermente (se senti qualche leggero rumore .... potrebbe essere una testina), poi posizionalo su un fianco e da dargli un leggero colpetto con la mano. Rimonta il tutto prova a farlo partire, se parte correttamente copia i dati che ti interessano su un altro supporto.
Poi prova per qualche giorno a lavorarci, se il problema si ripresenta è ora di comprare un nuovo hd, e i dati, se non altro li hai già salvati.
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- User
OFFLINE - Iscritto il: 16 nov 2006
Gent.mo subpanda,
ho tolto l'Hard Disk dal pc e muovendolo come mi consigli non si sente nulla, ho collegato ad un box esterno, ho salvato i dati portandolo su due DVD RW con estrema facilità.
Ho provato con lo scandisk a correggi gli errori e cerca settori danneggiati tutto OK.
Il funzionamente è silenzioso ed ho l'impressione che dovrò riformattare nuovamente.
Attendo nuove idee e consigli, saluto cordialmente.
Domenico.
ho tolto l'Hard Disk dal pc e muovendolo come mi consigli non si sente nulla, ho collegato ad un box esterno, ho salvato i dati portandolo su due DVD RW con estrema facilità.
Ho provato con lo scandisk a correggi gli errori e cerca settori danneggiati tutto OK.
Il funzionamente è silenzioso ed ho l'impressione che dovrò riformattare nuovamente.
Attendo nuove idee e consigli, saluto cordialmente.
Domenico.
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- Iscritto il: 10 gen 2006
Bene se non hai sentito nulla vuol dire che è sano, come il fatto di aver potuto recuperare i dati senza problemi.
Ora che i dati sono al sicuro, puoi fare un tentativo di ripristino del sys op con il disco originale di XP.
Come ti ripropongo un messaggio del buon MASSIMO MAZZA, che mi ha aiutato in più di un occasione.
"""
Rebuild, come ripristinare Windows XP in presenza di file corrotti
Scritto da Massimo Mazza il 23-05-2006 ore 16:47
Visto l'interesse suscitato dal mio precedente articolo su come disabilitare le restrizioni della Windows Recovery Console, ho pensato di continuare a sviluppare ulteriormente l'argomento, utilizzando gli appunti pres in tanti anni passati a lavorare come sistemista Windows.
Ebbene, in questo articolo vi parlerò di un altro espediente poco noto, che permette di rimediare in tempi brevi ad errori di boot quali Missing HAL.DLL, Invalid Boot.Ini e similari.
Nei rari casi in cui il sistema risulti seriamente compromesso, la prima cosa che si tenta di fare è utilizzare l'opzione di boot Last Known Good Menu o il Safe Mode. Purtroppo ciò non sempre è sufficiente, soprattutto se siamo in presenza di guasti hardware o di blackout che abbiano determinato la corruzione del file system. In tali situazioni è facile incorrere nel messaggio Missing or corrupt HAL.DLL, Invalid Boot.Ini o Windows could not start.
Di norma in tali cas si procede cercando di rimpiazzare il file danneggiato con una copia integra, presa dal CD di installazione o da un'altra macchina. In questo caso risulterà si può utilizzare la Windows Recovery Console, su cui ho già scritto un articolo.
Purtroppo nella maggioranza dei casi la sostituzione del file corrotto non è sufficiente. A causa delle imprevedibili interruzioni di corrente che spesso avvengono sulla linea elettrica del paese in cui vivo, mi è capitato di trovarmi nella situazione quivi descritta. Lungi dal voler reinstallare Windows da zero, mi sono messo a spulciare attentamente nel Knowledgebase di Microsoft, trovando una soluzione interessante al problema: il comando Rebuild.
Più precisamente è uno switch software utilizzato dal tool Bootcfg, che automaticamente ricerca nell'hard disk ogni valido riferimento riguardo a file e informazioni di startup, e permette di scegliere quelli corretti; ciò ha l'effetto di rimuovere e/o riparare ogni riferimento a file, driver o qualunque cosa danneggiata che impedisca il normale boot di sistema.
Tale comando di Rebuild può quindi effettivamente rimediare al famigerato Missing HAL.DLL. Invece di dilungarmi oltre in descrizioni puramente teoriche, vediamo subito l'effetto pratico con 5 facili passaggi:
Effettuare il boot dal CD di setup di XP ed entrare nella Recovery Console, eseguire poi il comando ATTRIB -h -r -s sul file boot.ini presente in C: e quindi eliminarlo. Infine scrivere bootcfg /rebuild e poi fixboot.
Dopo queste semplici operazioni il sistema nella maggioranza dei casi dovrebbe riavviarsi normalmente. Ma vediamo più in dettaglio alcuni aspetti del procedimento appena descritto.
E' ovvio che spesso ci si ritrova a dover reinstallare file del sistema operativo eventualmente danneggiati, prelevandoli dal CD originale; purtroppo tale operazione spesso è complicata dalla presenza dei service pack, SP1 e SP2. Ad esempio, non è una buona idea utilizzare un CD di setup XP SP1 per riparare un'installazione danneggiata di XP SP2: si rischierebbe di peggiorare la situazione.
La soluzione ottimale è quella di aver pronto in precedenza quello che in gergo è chiamato un cd slipstreamed, ovvero un CD di setup contenente gli stessi file e driver presenti sul vostro hard disk. In un mio articolo avevo descritto la procedura necessaria per preparare un siffatto CD.
Avviamo dunque la Recovery Console ed esaminiamo in dettaglio cosa accade col comando bootcfg /rebuild.
Dovrebbe apparirvi un messaggio simile al seguente (dipendente dalla configurazione del vostro sistema):
Total Identified Windows Installs: 1
C:Windows
Add Installation To Boot List?
Se le informazioni sono corrette, è sufficiente premere Y, e Bootcfg inizierà il processo di ricostruzione della boot list includendo l'installazione Windows precedentemente trovata, provvedendo anche a correggere (ed è ciò che volevamo) gli errori del tipo Missing HAL.DLL, Invalid Boot.Ini ed altri similari.
Ad un certo punto della procedura vi apparirà il messaggio Enter Load Identifier; non allarmatevi, è il nome del sistema operativo che apparirà nell'elenco del menu di boot. Usualmente conviene scrivere una descrizione simile a quelle classiche, tipo Microsoft Windows XP Professional o Microsoft Windows XP Home Edition. Successivamente apparirà il messaggio Enter OS Load Options: per le normali installazioni è sufficiente l'opzione /Fastdetect. Chiudete infine la Recovery Console e riavviate il PC, che a questo punto dovrebbe avviarsi normalmente.
Resta un'ultima considerazione da fare. Nel caso si sospetti un problema con la sezione di boot dell'hard disk, come ad esempio problemi con sistemi multiboot che siano divenuti instabili, o con programmi di boot management di altri fornitori che improvvisamente abbiano un funzionamento anomalo), è buona cosa avviare il programma fixboot dalla linea comandi (ovviamente prima di uscire dalla Recovery Console), senza nessun parametro aggiuntivo.
Il comando provoca la riscrittura di un nuovo settore di boot nella partizione primaria, rimuovendo qualunque modifica precedentemente effettuata a un altro boot loader eventualmente utilizzato. Comunque è sempre possibile ripristinare in un secondo tempo il boot loader preferito.
E a questo punto, se non siete proprio particolarmente sfortunati, il sistema dovrebbe finalmente riavviarsi senza errori.
Il comando bootcfg può ovviamente essere eseguito anche da Windows, tuttavia l'opzione /rebuild non è disponibile unicamente quando il suddetto viene invocato attraverso la Recovery Console (e ciò effettivamente ha un senso, dato che ricostruire totalmente le informazioni di boot si rende in genere necessario nei casi in cui Windows non riesce più ad avviarsi normalmente). E' disponibile anche un'opzione /list, anch'essa solo tramite la Recovery Console; il cui scopo è semplicemente quello di mostrare l'elenco delle entry del menu di boot, utile come controllo o per sperimentare coi comandi.
Tale elenco di entry è visibile anche da Windows: è sufficiente eseguire un click col pulsante destro su My Computer, quindi selezionare Properties | Advanced | Startup e Recovery | Settings. Le entry sono visualizzate nella parte della dialog denominata System Startup e lì si potrà editare direttamente il file boot.ini.
E' possibile modificare le opzioni di startup anche con il programma msconfig. Digitando msconfig nella vedrete numerose opzioni per modificare il file boot.ini ed i file correlati. Il sistema di help di Windows XP spiega abbastanza bene tutte le varie opzioni.
Ma ricordate: nessuna di tali opzioni di modifica è disponibile, se Windows non si avvia!
Ecco che in tal caso il comando bootcfg /rebuild e la Recovery Console possono far risparmiare ore di lavoro altrimenti trascorse a reinstallare o ricostruire un sistema operativo danneggiato.
Un'ultima cosa: quanto detto fino qui vale esclusivamente per Windows XP e non, come si potrebbe pensare, anche per Windows 2000. In Windows 2000 esiste sì la Recovery Console, ma non il comando bootcfg. Per tale versione di Windows vi è un'altra procedura, completamente differente e da me sperimentata. Se riceverò richieste di approfondimento su tale argomento dai gentili lettori, sarà mia cura provvedere.
Per il momento vi saluto e vi ringrazio per l'interesse dimostratomi! """
L'articolo lo trovi qui, come i link attivi.
[ Link visibile solo agli utenti registrati ]
Grazie, Massimo.
Ora che i dati sono al sicuro, puoi fare un tentativo di ripristino del sys op con il disco originale di XP.
Come ti ripropongo un messaggio del buon MASSIMO MAZZA, che mi ha aiutato in più di un occasione.
"""
Rebuild, come ripristinare Windows XP in presenza di file corrotti
Scritto da Massimo Mazza il 23-05-2006 ore 16:47
Visto l'interesse suscitato dal mio precedente articolo su come disabilitare le restrizioni della Windows Recovery Console, ho pensato di continuare a sviluppare ulteriormente l'argomento, utilizzando gli appunti pres in tanti anni passati a lavorare come sistemista Windows.
Ebbene, in questo articolo vi parlerò di un altro espediente poco noto, che permette di rimediare in tempi brevi ad errori di boot quali Missing HAL.DLL, Invalid Boot.Ini e similari.
Nei rari casi in cui il sistema risulti seriamente compromesso, la prima cosa che si tenta di fare è utilizzare l'opzione di boot Last Known Good Menu o il Safe Mode. Purtroppo ciò non sempre è sufficiente, soprattutto se siamo in presenza di guasti hardware o di blackout che abbiano determinato la corruzione del file system. In tali situazioni è facile incorrere nel messaggio Missing or corrupt HAL.DLL, Invalid Boot.Ini o Windows could not start.
Di norma in tali cas si procede cercando di rimpiazzare il file danneggiato con una copia integra, presa dal CD di installazione o da un'altra macchina. In questo caso risulterà si può utilizzare la Windows Recovery Console, su cui ho già scritto un articolo.
Purtroppo nella maggioranza dei casi la sostituzione del file corrotto non è sufficiente. A causa delle imprevedibili interruzioni di corrente che spesso avvengono sulla linea elettrica del paese in cui vivo, mi è capitato di trovarmi nella situazione quivi descritta. Lungi dal voler reinstallare Windows da zero, mi sono messo a spulciare attentamente nel Knowledgebase di Microsoft, trovando una soluzione interessante al problema: il comando Rebuild.
Più precisamente è uno switch software utilizzato dal tool Bootcfg, che automaticamente ricerca nell'hard disk ogni valido riferimento riguardo a file e informazioni di startup, e permette di scegliere quelli corretti; ciò ha l'effetto di rimuovere e/o riparare ogni riferimento a file, driver o qualunque cosa danneggiata che impedisca il normale boot di sistema.
Tale comando di Rebuild può quindi effettivamente rimediare al famigerato Missing HAL.DLL. Invece di dilungarmi oltre in descrizioni puramente teoriche, vediamo subito l'effetto pratico con 5 facili passaggi:
Effettuare il boot dal CD di setup di XP ed entrare nella Recovery Console, eseguire poi il comando ATTRIB -h -r -s sul file boot.ini presente in C: e quindi eliminarlo. Infine scrivere bootcfg /rebuild e poi fixboot.
Dopo queste semplici operazioni il sistema nella maggioranza dei casi dovrebbe riavviarsi normalmente. Ma vediamo più in dettaglio alcuni aspetti del procedimento appena descritto.
E' ovvio che spesso ci si ritrova a dover reinstallare file del sistema operativo eventualmente danneggiati, prelevandoli dal CD originale; purtroppo tale operazione spesso è complicata dalla presenza dei service pack, SP1 e SP2. Ad esempio, non è una buona idea utilizzare un CD di setup XP SP1 per riparare un'installazione danneggiata di XP SP2: si rischierebbe di peggiorare la situazione.
La soluzione ottimale è quella di aver pronto in precedenza quello che in gergo è chiamato un cd slipstreamed, ovvero un CD di setup contenente gli stessi file e driver presenti sul vostro hard disk. In un mio articolo avevo descritto la procedura necessaria per preparare un siffatto CD.
Avviamo dunque la Recovery Console ed esaminiamo in dettaglio cosa accade col comando bootcfg /rebuild.
Dovrebbe apparirvi un messaggio simile al seguente (dipendente dalla configurazione del vostro sistema):
Total Identified Windows Installs: 1
C:Windows
Add Installation To Boot List?
Se le informazioni sono corrette, è sufficiente premere Y, e Bootcfg inizierà il processo di ricostruzione della boot list includendo l'installazione Windows precedentemente trovata, provvedendo anche a correggere (ed è ciò che volevamo) gli errori del tipo Missing HAL.DLL, Invalid Boot.Ini ed altri similari.
Ad un certo punto della procedura vi apparirà il messaggio Enter Load Identifier; non allarmatevi, è il nome del sistema operativo che apparirà nell'elenco del menu di boot. Usualmente conviene scrivere una descrizione simile a quelle classiche, tipo Microsoft Windows XP Professional o Microsoft Windows XP Home Edition. Successivamente apparirà il messaggio Enter OS Load Options: per le normali installazioni è sufficiente l'opzione /Fastdetect. Chiudete infine la Recovery Console e riavviate il PC, che a questo punto dovrebbe avviarsi normalmente.
Resta un'ultima considerazione da fare. Nel caso si sospetti un problema con la sezione di boot dell'hard disk, come ad esempio problemi con sistemi multiboot che siano divenuti instabili, o con programmi di boot management di altri fornitori che improvvisamente abbiano un funzionamento anomalo), è buona cosa avviare il programma fixboot dalla linea comandi (ovviamente prima di uscire dalla Recovery Console), senza nessun parametro aggiuntivo.
Il comando provoca la riscrittura di un nuovo settore di boot nella partizione primaria, rimuovendo qualunque modifica precedentemente effettuata a un altro boot loader eventualmente utilizzato. Comunque è sempre possibile ripristinare in un secondo tempo il boot loader preferito.
E a questo punto, se non siete proprio particolarmente sfortunati, il sistema dovrebbe finalmente riavviarsi senza errori.
Il comando bootcfg può ovviamente essere eseguito anche da Windows, tuttavia l'opzione /rebuild non è disponibile unicamente quando il suddetto viene invocato attraverso la Recovery Console (e ciò effettivamente ha un senso, dato che ricostruire totalmente le informazioni di boot si rende in genere necessario nei casi in cui Windows non riesce più ad avviarsi normalmente). E' disponibile anche un'opzione /list, anch'essa solo tramite la Recovery Console; il cui scopo è semplicemente quello di mostrare l'elenco delle entry del menu di boot, utile come controllo o per sperimentare coi comandi.
Tale elenco di entry è visibile anche da Windows: è sufficiente eseguire un click col pulsante destro su My Computer, quindi selezionare Properties | Advanced | Startup e Recovery | Settings. Le entry sono visualizzate nella parte della dialog denominata System Startup e lì si potrà editare direttamente il file boot.ini.
E' possibile modificare le opzioni di startup anche con il programma msconfig. Digitando msconfig nella vedrete numerose opzioni per modificare il file boot.ini ed i file correlati. Il sistema di help di Windows XP spiega abbastanza bene tutte le varie opzioni.
Ma ricordate: nessuna di tali opzioni di modifica è disponibile, se Windows non si avvia!
Ecco che in tal caso il comando bootcfg /rebuild e la Recovery Console possono far risparmiare ore di lavoro altrimenti trascorse a reinstallare o ricostruire un sistema operativo danneggiato.
Un'ultima cosa: quanto detto fino qui vale esclusivamente per Windows XP e non, come si potrebbe pensare, anche per Windows 2000. In Windows 2000 esiste sì la Recovery Console, ma non il comando bootcfg. Per tale versione di Windows vi è un'altra procedura, completamente differente e da me sperimentata. Se riceverò richieste di approfondimento su tale argomento dai gentili lettori, sarà mia cura provvedere.
Per il momento vi saluto e vi ringrazio per l'interesse dimostratomi! """
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Grazie, Massimo.
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- Iscritto il: 10 gen 2006
Bene se non hai sentito nulla vuol dire che è sano, come il fatto di aver potuto recuperare i dati senza problemi.
Ora che i dati sono al sicuro, puoi fare un tentativo di ripristino del sys op con il disco originale di XP.
Come ti ripropongo un messaggio del buon MASSIMO MAZZA, che mi ha aiutato in più di un occasione.
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Rebuild, come ripristinare Windows XP in presenza di file corrotti
Scritto da Massimo Mazza il 23-05-2006 ore 16:47
Visto l'interesse suscitato dal mio precedente articolo su come disabilitare le restrizioni della Windows Recovery Console, ho pensato di continuare a sviluppare ulteriormente l'argomento, utilizzando gli appunti pres in tanti anni passati a lavorare come sistemista Windows.
Ebbene, in questo articolo vi parlerò di un altro espediente poco noto, che permette di rimediare in tempi brevi ad errori di boot quali Missing HAL.DLL, Invalid Boot.Ini e similari.
Nei rari casi in cui il sistema risulti seriamente compromesso, la prima cosa che si tenta di fare è utilizzare l'opzione di boot Last Known Good Menu o il Safe Mode. Purtroppo ciò non sempre è sufficiente, soprattutto se siamo in presenza di guasti hardware o di blackout che abbiano determinato la corruzione del file system. In tali situazioni è facile incorrere nel messaggio Missing or corrupt HAL.DLL, Invalid Boot.Ini o Windows could not start.
Di norma in tali cas si procede cercando di rimpiazzare il file danneggiato con una copia integra, presa dal CD di installazione o da un'altra macchina. In questo caso risulterà si può utilizzare la Windows Recovery Console, su cui ho già scritto un articolo.
Purtroppo nella maggioranza dei casi la sostituzione del file corrotto non è sufficiente. A causa delle imprevedibili interruzioni di corrente che spesso avvengono sulla linea elettrica del paese in cui vivo, mi è capitato di trovarmi nella situazione quivi descritta. Lungi dal voler reinstallare Windows da zero, mi sono messo a spulciare attentamente nel Knowledgebase di Microsoft, trovando una soluzione interessante al problema: il comando Rebuild.
Più precisamente è uno switch software utilizzato dal tool Bootcfg, che automaticamente ricerca nell'hard disk ogni valido riferimento riguardo a file e informazioni di startup, e permette di scegliere quelli corretti; ciò ha l'effetto di rimuovere e/o riparare ogni riferimento a file, driver o qualunque cosa danneggiata che impedisca il normale boot di sistema.
Tale comando di Rebuild può quindi effettivamente rimediare al famigerato Missing HAL.DLL. Invece di dilungarmi oltre in descrizioni puramente teoriche, vediamo subito l'effetto pratico con 5 facili passaggi:
Effettuare il boot dal CD di setup di XP ed entrare nella Recovery Console, eseguire poi il comando ATTRIB -h -r -s sul file boot.ini presente in C: e quindi eliminarlo. Infine scrivere bootcfg /rebuild e poi fixboot.
Dopo queste semplici operazioni il sistema nella maggioranza dei casi dovrebbe riavviarsi normalmente. Ma vediamo più in dettaglio alcuni aspetti del procedimento appena descritto.
E' ovvio che spesso ci si ritrova a dover reinstallare file del sistema operativo eventualmente danneggiati, prelevandoli dal CD originale; purtroppo tale operazione spesso è complicata dalla presenza dei service pack, SP1 e SP2. Ad esempio, non è una buona idea utilizzare un CD di setup XP SP1 per riparare un'installazione danneggiata di XP SP2: si rischierebbe di peggiorare la situazione.
La soluzione ottimale è quella di aver pronto in precedenza quello che in gergo è chiamato un cd slipstreamed, ovvero un CD di setup contenente gli stessi file e driver presenti sul vostro hard disk. In un mio articolo avevo descritto la procedura necessaria per preparare un siffatto CD.
Avviamo dunque la Recovery Console ed esaminiamo in dettaglio cosa accade col comando bootcfg /rebuild.
Dovrebbe apparirvi un messaggio simile al seguente (dipendente dalla configurazione del vostro sistema):
Total Identified Windows Installs: 1
C:Windows
Add Installation To Boot List?
Se le informazioni sono corrette, è sufficiente premere Y, e Bootcfg inizierà il processo di ricostruzione della boot list includendo l'installazione Windows precedentemente trovata, provvedendo anche a correggere (ed è ciò che volevamo) gli errori del tipo Missing HAL.DLL, Invalid Boot.Ini ed altri similari.
Ad un certo punto della procedura vi apparirà il messaggio Enter Load Identifier; non allarmatevi, è il nome del sistema operativo che apparirà nell'elenco del menu di boot. Usualmente conviene scrivere una descrizione simile a quelle classiche, tipo Microsoft Windows XP Professional o Microsoft Windows XP Home Edition. Successivamente apparirà il messaggio Enter OS Load Options: per le normali installazioni è sufficiente l'opzione /Fastdetect. Chiudete infine la Recovery Console e riavviate il PC, che a questo punto dovrebbe avviarsi normalmente.
Resta un'ultima considerazione da fare. Nel caso si sospetti un problema con la sezione di boot dell'hard disk, come ad esempio problemi con sistemi multiboot che siano divenuti instabili, o con programmi di boot management di altri fornitori che improvvisamente abbiano un funzionamento anomalo), è buona cosa avviare il programma fixboot dalla linea comandi (ovviamente prima di uscire dalla Recovery Console), senza nessun parametro aggiuntivo.
Il comando provoca la riscrittura di un nuovo settore di boot nella partizione primaria, rimuovendo qualunque modifica precedentemente effettuata a un altro boot loader eventualmente utilizzato. Comunque è sempre possibile ripristinare in un secondo tempo il boot loader preferito.
E a questo punto, se non siete proprio particolarmente sfortunati, il sistema dovrebbe finalmente riavviarsi senza errori.
Il comando bootcfg può ovviamente essere eseguito anche da Windows, tuttavia l'opzione /rebuild non è disponibile unicamente quando il suddetto viene invocato attraverso la Recovery Console (e ciò effettivamente ha un senso, dato che ricostruire totalmente le informazioni di boot si rende in genere necessario nei casi in cui Windows non riesce più ad avviarsi normalmente). E' disponibile anche un'opzione /list, anch'essa solo tramite la Recovery Console; il cui scopo è semplicemente quello di mostrare l'elenco delle entry del menu di boot, utile come controllo o per sperimentare coi comandi.
Tale elenco di entry è visibile anche da Windows: è sufficiente eseguire un click col pulsante destro su My Computer, quindi selezionare Properties | Advanced | Startup e Recovery | Settings. Le entry sono visualizzate nella parte della dialog denominata System Startup e lì si potrà editare direttamente il file boot.ini.
E' possibile modificare le opzioni di startup anche con il programma msconfig. Digitando msconfig nella vedrete numerose opzioni per modificare il file boot.ini ed i file correlati. Il sistema di help di Windows XP spiega abbastanza bene tutte le varie opzioni.
Ma ricordate: nessuna di tali opzioni di modifica è disponibile, se Windows non si avvia!
Ecco che in tal caso il comando bootcfg /rebuild e la Recovery Console possono far risparmiare ore di lavoro altrimenti trascorse a reinstallare o ricostruire un sistema operativo danneggiato.
Un'ultima cosa: quanto detto fino qui vale esclusivamente per Windows XP e non, come si potrebbe pensare, anche per Windows 2000. In Windows 2000 esiste sì la Recovery Console, ma non il comando bootcfg. Per tale versione di Windows vi è un'altra procedura, completamente differente e da me sperimentata. Se riceverò richieste di approfondimento su tale argomento dai gentili lettori, sarà mia cura provvedere.
Per il momento vi saluto e vi ringrazio per l'interesse dimostratomi! """
L'articolo lo trovi qui, come i link attivi.
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Grazie, Massimo.
Pacifico, poi aggiornaci.
Ora che i dati sono al sicuro, puoi fare un tentativo di ripristino del sys op con il disco originale di XP.
Come ti ripropongo un messaggio del buon MASSIMO MAZZA, che mi ha aiutato in più di un occasione.
"""
Rebuild, come ripristinare Windows XP in presenza di file corrotti
Scritto da Massimo Mazza il 23-05-2006 ore 16:47
Visto l'interesse suscitato dal mio precedente articolo su come disabilitare le restrizioni della Windows Recovery Console, ho pensato di continuare a sviluppare ulteriormente l'argomento, utilizzando gli appunti pres in tanti anni passati a lavorare come sistemista Windows.
Ebbene, in questo articolo vi parlerò di un altro espediente poco noto, che permette di rimediare in tempi brevi ad errori di boot quali Missing HAL.DLL, Invalid Boot.Ini e similari.
Nei rari casi in cui il sistema risulti seriamente compromesso, la prima cosa che si tenta di fare è utilizzare l'opzione di boot Last Known Good Menu o il Safe Mode. Purtroppo ciò non sempre è sufficiente, soprattutto se siamo in presenza di guasti hardware o di blackout che abbiano determinato la corruzione del file system. In tali situazioni è facile incorrere nel messaggio Missing or corrupt HAL.DLL, Invalid Boot.Ini o Windows could not start.
Di norma in tali cas si procede cercando di rimpiazzare il file danneggiato con una copia integra, presa dal CD di installazione o da un'altra macchina. In questo caso risulterà si può utilizzare la Windows Recovery Console, su cui ho già scritto un articolo.
Purtroppo nella maggioranza dei casi la sostituzione del file corrotto non è sufficiente. A causa delle imprevedibili interruzioni di corrente che spesso avvengono sulla linea elettrica del paese in cui vivo, mi è capitato di trovarmi nella situazione quivi descritta. Lungi dal voler reinstallare Windows da zero, mi sono messo a spulciare attentamente nel Knowledgebase di Microsoft, trovando una soluzione interessante al problema: il comando Rebuild.
Più precisamente è uno switch software utilizzato dal tool Bootcfg, che automaticamente ricerca nell'hard disk ogni valido riferimento riguardo a file e informazioni di startup, e permette di scegliere quelli corretti; ciò ha l'effetto di rimuovere e/o riparare ogni riferimento a file, driver o qualunque cosa danneggiata che impedisca il normale boot di sistema.
Tale comando di Rebuild può quindi effettivamente rimediare al famigerato Missing HAL.DLL. Invece di dilungarmi oltre in descrizioni puramente teoriche, vediamo subito l'effetto pratico con 5 facili passaggi:
Effettuare il boot dal CD di setup di XP ed entrare nella Recovery Console, eseguire poi il comando ATTRIB -h -r -s sul file boot.ini presente in C: e quindi eliminarlo. Infine scrivere bootcfg /rebuild e poi fixboot.
Dopo queste semplici operazioni il sistema nella maggioranza dei casi dovrebbe riavviarsi normalmente. Ma vediamo più in dettaglio alcuni aspetti del procedimento appena descritto.
E' ovvio che spesso ci si ritrova a dover reinstallare file del sistema operativo eventualmente danneggiati, prelevandoli dal CD originale; purtroppo tale operazione spesso è complicata dalla presenza dei service pack, SP1 e SP2. Ad esempio, non è una buona idea utilizzare un CD di setup XP SP1 per riparare un'installazione danneggiata di XP SP2: si rischierebbe di peggiorare la situazione.
La soluzione ottimale è quella di aver pronto in precedenza quello che in gergo è chiamato un cd slipstreamed, ovvero un CD di setup contenente gli stessi file e driver presenti sul vostro hard disk. In un mio articolo avevo descritto la procedura necessaria per preparare un siffatto CD.
Avviamo dunque la Recovery Console ed esaminiamo in dettaglio cosa accade col comando bootcfg /rebuild.
Dovrebbe apparirvi un messaggio simile al seguente (dipendente dalla configurazione del vostro sistema):
Total Identified Windows Installs: 1
C:Windows
Add Installation To Boot List?
Se le informazioni sono corrette, è sufficiente premere Y, e Bootcfg inizierà il processo di ricostruzione della boot list includendo l'installazione Windows precedentemente trovata, provvedendo anche a correggere (ed è ciò che volevamo) gli errori del tipo Missing HAL.DLL, Invalid Boot.Ini ed altri similari.
Ad un certo punto della procedura vi apparirà il messaggio Enter Load Identifier; non allarmatevi, è il nome del sistema operativo che apparirà nell'elenco del menu di boot. Usualmente conviene scrivere una descrizione simile a quelle classiche, tipo Microsoft Windows XP Professional o Microsoft Windows XP Home Edition. Successivamente apparirà il messaggio Enter OS Load Options: per le normali installazioni è sufficiente l'opzione /Fastdetect. Chiudete infine la Recovery Console e riavviate il PC, che a questo punto dovrebbe avviarsi normalmente.
Resta un'ultima considerazione da fare. Nel caso si sospetti un problema con la sezione di boot dell'hard disk, come ad esempio problemi con sistemi multiboot che siano divenuti instabili, o con programmi di boot management di altri fornitori che improvvisamente abbiano un funzionamento anomalo), è buona cosa avviare il programma fixboot dalla linea comandi (ovviamente prima di uscire dalla Recovery Console), senza nessun parametro aggiuntivo.
Il comando provoca la riscrittura di un nuovo settore di boot nella partizione primaria, rimuovendo qualunque modifica precedentemente effettuata a un altro boot loader eventualmente utilizzato. Comunque è sempre possibile ripristinare in un secondo tempo il boot loader preferito.
E a questo punto, se non siete proprio particolarmente sfortunati, il sistema dovrebbe finalmente riavviarsi senza errori.
Il comando bootcfg può ovviamente essere eseguito anche da Windows, tuttavia l'opzione /rebuild non è disponibile unicamente quando il suddetto viene invocato attraverso la Recovery Console (e ciò effettivamente ha un senso, dato che ricostruire totalmente le informazioni di boot si rende in genere necessario nei casi in cui Windows non riesce più ad avviarsi normalmente). E' disponibile anche un'opzione /list, anch'essa solo tramite la Recovery Console; il cui scopo è semplicemente quello di mostrare l'elenco delle entry del menu di boot, utile come controllo o per sperimentare coi comandi.
Tale elenco di entry è visibile anche da Windows: è sufficiente eseguire un click col pulsante destro su My Computer, quindi selezionare Properties | Advanced | Startup e Recovery | Settings. Le entry sono visualizzate nella parte della dialog denominata System Startup e lì si potrà editare direttamente il file boot.ini.
E' possibile modificare le opzioni di startup anche con il programma msconfig. Digitando msconfig nella vedrete numerose opzioni per modificare il file boot.ini ed i file correlati. Il sistema di help di Windows XP spiega abbastanza bene tutte le varie opzioni.
Ma ricordate: nessuna di tali opzioni di modifica è disponibile, se Windows non si avvia!
Ecco che in tal caso il comando bootcfg /rebuild e la Recovery Console possono far risparmiare ore di lavoro altrimenti trascorse a reinstallare o ricostruire un sistema operativo danneggiato.
Un'ultima cosa: quanto detto fino qui vale esclusivamente per Windows XP e non, come si potrebbe pensare, anche per Windows 2000. In Windows 2000 esiste sì la Recovery Console, ma non il comando bootcfg. Per tale versione di Windows vi è un'altra procedura, completamente differente e da me sperimentata. Se riceverò richieste di approfondimento su tale argomento dai gentili lettori, sarà mia cura provvedere.
Per il momento vi saluto e vi ringrazio per l'interesse dimostratomi! """
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Grazie, Massimo.
Pacifico, poi aggiornaci.