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Perché si infrange la grande onda della cultura dell'acido, sollevatasi maestosa negli anni '60? E quelli che la cavalcarono -altissima e meravigliosa- alla ricerca di nuove terre da esplorare, di nuovi confini della mente da ampliare, di nuove strade da percorrere, dove sono, che fine hanno fatto?
Due come Duke e Gonzo potevano forse infrangersi con essa invece di continuare il loro folle viaggio psichedelico fra LSD, mescalina e paura di vivere una vita ordinaria? Ecco che, in una Las Vegas trionfante di luci, colori, maschere, angeli, ara krishna, nani e allucinazioni, i due compagni di viaggio fatalmente comprendono che l'idea di un'entità -Dio o qualcos'altro- capace di irradiare quell'energia tanto agognata alla fine del tunnel, si è perduta e l'onda si è infranta, e con essa il sogno americano, schiantatosi miseramente nel Vietnam. Mentre i ricordi delle comunità libere, dei figli dei fiori, delle canzoni di protesta pacifista scivolano via, ecco che la poesia del loro delirio è divenuta anacronismo. E dopo il delirio, arriva la paura: paura del vuoto, dell'inutilità, della normalità disgustosa che segue le notti da sballo vissute assumendo droghe sempre più improbabili. Le droghe continuano ad esistere, salvatesi dall'urto, ma il fine per cui vengono usate è cambiato: la cultura dell'acido è finita. Ma Duke e Gonzo potranno sopravvivere. Il loro viaggio non è finito, ma la meta è cambiata, loro sono cambiati, e forse non saranno più insieme.
EKKOMI ciao
